Dililì a Parigi, di Michel Ocelot
(Dilili à Paris, animazione, Francia, 95’, 2018)
Nella Parigi della Belle Époque, Dilili, una ragazzina straniera appena arrivata dalla Nuova Caledonia, e il giovane fattorino Orel, iniziano a investigare sul misterioso rapimento di alcune ragazze da parte di un’organizzazione segreta. L’improvvisata coppia di detective troverà l’appoggio di alcuni dei grandi protagonisti di un’epoca straordinaria, da Proust a Matisse, da Marie Curie a Louis Pasteur. Una gioiosa fiaba animata che indaga senza leziosità le radici del razzismo coloniale e della violenza sulle donne.
“Parigi è una città magnifica così com’è. Non c’è bisogno di ricrearla, basta fotografarla. Quando guardo l’Opéra e il suo ingresso ricoperto d’oro, non posso pensare di ricreare tutto ciò con la mia misera tavoletta grafica. Celebro anche l’Art Nouveau con i suoi oggetti straordinari, giochi di forme e materiali diversi, il tutto in una combinazione molto raffinata. Non si può fare qualcosa di migliore rispetto a ciò che grandi artisti hanno impiegato una vita intera a realizzare.” (Michel Ocelot).